Bari città ciclabile? Occorre vincere la sfida!

Percorrendo in bicicletta il sottopasso di Via Pasteur verso Via Brigata Bari, lungo il senso di marcia appena riaperto al traffico dopo i lavori di risistemazione delle grate di scolo dell'acqua piovana, si avverte una maggiore sensazione di pericolo rispetto alla situazione pre-esistente. E' evidente che non sono stati presi in considerazioni gli inviti all'Assessore comunale Lorusso, titolare dei lavori in questione, da parte dei ciclisti baresi, affinchè l'intervento da realizzarsi non peggiorasse le condizioni di circolazione e di sicurezza dei ciclisti stessi. Ma quell'invito è caduto nel vuoto! Infatti le grate che prima erano poste perpendicolarmente al senso di marcia sono state ora sistemate lungo i bordi, sinistro e destro, del sottopasso. E' stata quindi rifatta la segnaletica. Lungo entrambi i bordi della carreggiata sono state disegnate delle strisce bianche quasi a protezione delle grate e la corsia di destra, a disposizione dei ciclisti, che prima era larga circa un metro ora non supera i 30-40 centimentri. Uscire vivi in bici dal sottopasso diventa come giocare alla roulette russa. Assessore Lorusso, vada in bicicletta a fare un sopralluogo, così forse potrà rendersene conto. Occorre assolutamente ricavare una corsia ciclabile (anche ai sensi dell'art. 10 della legge n. 366/98) sia lungo il senso di marcia appena aperto che in quello in cui i lavori devono ancora essere fatti. Questo episodio, che prima ancora di evidenziare quanta poca cultura tecnica in materia di pianificazione e progettazione ciclabile esista negli uffici pubblici mette in luce come la progettazione delle strade viene vista solo coi paraocchi dell'automobilista a scapito dei cosiddetti utenti non motorizzati (ma che fanno Università e Politecnico per formare i loro laureati in questo campo?), non ci deve abbattere e ci deve far vedere il bicchiere mezzo pieno. E allora, nell'immediato: a) entro fine settembre scade il termine affinchè il Comune di Bari presenti alla Regione alcune proposte di azioni strategiche riguardanti il piano strategico dell'area metropolitana di terra di Bari. L'occasione è irripetibile per proporre la realizzazione di una rete ciclabile intercomunale - integrata con le altre reti trasportistiche - che non solo colleghi tra di loro tutti i comuni interessati (non solo per fini tiristico-ricreativi ma anche per esigenze di mobilità abituale), ma che attraversi i comuni stessi e crei all'interno di questi dei collegamenti confortevoli e sicuri verso i luoghi di studio, di lavoro e di svago. Nel giro di pochi anni l'area metropolitana di Bari, come Monaco, Berna o Lione, potrà offrire delle valide infrastrutture trasportistiche tali da far esplodere la domanda dell'utenza ciclistica fino ad oggi insespressa per mancanza di condizioni di sicurezza. Per quanto mi è possibile, sono disponibile a dare immediatamente una mano al prof. Borri e ai tecnici incaricati dal Comune; b) tra poche settimane ci sarà la Fiera del Levante. Visto il successo delle precedenti edizioni dell'operazione "Entra gratis chi va in bici in Fiera" (5.000 persone nel 2005, 8.200 nel 2006), non soltanto ritengo che quell'operazione, all'interno del piano anti-traffico del Comune e del piano di comunicazione dell'Ente Fiera, vada riproposta e sostenuta, ma credo che il giorno di apertura, alla cerimonia di inaugurazione, insieme alle massime autorità locali in bicicletta - che mi auguro non vorranno far mancare la loro presenza ammirata anche in altre realtà italiane - ci sia anche il presidente del Consiglio Romano Prodi, noto ciclista, opportunamente invitato e coinvolto; c) Pechino, famosa fino ad una decina di anni fa per la presenza di milioni di biciclette, oggi è probabilmente la città più inquinata al mondo. Il tasso di motorizzazione privata è altissimo. Da un lato l'industria automobilistica continua a vendere auto in tutti gli angoli della terra, recentemente India e Cina, contribuendo all'aumento dei tassi di inquinamento e al peggioramento della qualità dell'aria, fonte di rischio per la salute di chi ci vive; dall'altro gli abitanti dei paesi in via di espansione non vogliono assolutamente rinunciare ad un modello di società in cui l'auto è al centro della vita. Bari già da oggi riapre alla vita cittadina. Riaprono i battendi uffici e negozi. Un invito ai baresi. Se potete lasciate a casa l'auto e muovetevi a piedi, in bicicletta e con i bus. E non chiedete a tutti i costi il parcheggio sotto casa. Lello Sforza