ORARI
Raduno ore 7.30 (8.30) Stazione Centrale, Piazza Moro, Bari
Partenza da Bari ore 8.02 (9.02) con arrivo a Cisternino ore 8.15
Rientro da Fasano ore 16.25 (17.12) con arrivo a Bari
Si effettuano il 21 marzo presso la sede di Via De Nittis, n. 42 (20.30-22.00). Il costo della escursione, comprensivo di assicurazione, treno e contributo FAI, è di Euro 16.00 per i soci e i non soci alla prima escursione. Capogita: Roccaldo Tinelli (338-3118834)
NOTE TECNICHE
Lunghezza del percorso in bicicletta: 45 Km circa Difficoltà: media
E’ obbligatorio partecipare con biciclette in buona condizione, dotate di cambio e freni efficienti. Controllate la vostra bici in anticipo, munitevi di almeno una camera d’aria di riserva e del necessario per le riparazioni d’urgenza.
Ognuno per sé e tutti per il capogita.
E’ consigliabile munirsi di mantellina per la pioggia e di un cambio di riserva.
Ricordate che il buon senso impone l’uso del casco e che il viaggiare in bici non ci esime dal rispetto del codice della strada. Inoltre, va rispettato il regolamento di gita.
L’associazione non si assume alcuna responsabilità per incidenti e danni a persone o cose che dovessero verificarsi nel corso della giornata. L’iscrizione costituisce autodenuncia di buone condizioni fisiche e mentali.
L’itinerario è a cura dell’associazione Fiab Bari RUOTALIBERA, in collaborazione con l’Ufficio Trasporto Regionale di Trenitalia.
ITINERARIO
Il Santuario della Madonna d'Ibernia sorge nella campagna di Cisternino, poco distante dal centro abitato, lungo la strada che conduce ai monti comunali. Il complesso cultuale, immerso nel paesaggio rurale tipico della Valle d'Itria, si compone di 2 edifici: la chiesa, dedicata alla Madonna d'Ibernia (in dialetto "A Madonne de vèrne ") con il suo ampio sagrato, e la cosiddetta "Casa dell'Eremita o del Custode", forse in origine una piccola cappella corrispondente a un primitivo luogo di culto. La chiesa con il titolo di S. Maria de Bernis e il casale di sua pertinenza, denominato Talona o Terrabona, figurano nell'elenco dei beni concessi nel 1180 dal pontefice Alessandro III al vescovo di Monopoli Stefano, feudatario anche di Cisternino. Nota è anche la figura di Marco Agnello de Alexio (1693-1773) che fu a lungo arciprete del Capitolo della chiesa matrice di S. Nicola di Cisternino e artefice, durante il suo mandato, di molti interventi di risistemazione di alcune chiese del paese e promotore di altre iniziative a favore della comunità. Nei pressi del Santuario si erge un palazzo settecentesco fatto costruire proprio dall'arciprete.La struttura attuale della chiesa, con impianto a croce latina a tre navate e transetto, rimaneggiata nel tempo, risale al XVII secolo, ma due frammenti lapidei rinvenuti durante i lavori di restauro della "Casa del Custode", scolpiti con motivi decorativi del repertorio romanico pugliese, costituiscono una preziosa testimonianza di una probabile preesistenza di epoca medievale. Il santuario, dunque, sarebbe sorto sulle rovine di un centro abitato, un casale poi abbandonato, che aveva tra le strutture urbane una chiesa. Nel sito sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici di età romana e medievale, un capitello bizantino e delle sepolture. Nel giardino della chiesa è collocata la secentesca statua di S. Barnaba. Nei pressi del Santuario si erge un palazzo settecentesco, legato Marco Agnello de Alexio (1693-1773), arciprete di Cisternino; l'edificio costituisce il corpo centrale di un'antica masseria detta, per l'appunto, dell'Arciprete vecchio".
Il santuario è, da sempre, meta di pellegrinaggio legato ai riti propiziatori della fecondità e dell'abbondanza, retaggio di antichi riti pagani in onore della dea Cibele. Si scoprirà anche la particolare storia di una tradizione gastronomica cistranese, quella del "chirrùcchele", un dolce che il lunedì di Pasqua, viene portato in dono alla Madonna, come ex voto per invocare la sua protezione.
Durante la visita, all'interno della chiesa sarà prevista la lettura di poesie con accompagnamento musicale; sul sagrato, per approfondire le tradizioni popolari, sarà allestito un banchetto con la presentazione di dolci tipici della cucina cistranese, la cui storia è connessa con quella del santuario. Infine nei locali relativi alla casa del custode, proiezione video legata alla storia di questo luogo di culto.