Il ciclista, migliore amico del piccolo commercio
La città di Strasburgo ha fatto la scelta di condurre una politica coraggiosa in favore del centro città. I tram e le zone pedonali hanno trasformato il centro città in città pedonale e ciclistica. I commercianti che un tempo si sarebbero angosciati per l'estensione delle zone pedonali, ora sono soddisfatti per l'aumento dei loro benefici. I clienti sono contenti di andare a piedi in quartieri senza il rumore dei motori, i genitori possono stare tranquilli: i loro bambini corrono meno rischi.
Anche i ciclisti beneficiano della calma di questi quartieri; la coabitazione tra pedoni e ciclisti è buona, checché dicano coloro che condannano tutto quanto si muove. Il pedone non deve spaventarsi quando si vede venire incontro una bici: continui pure il suo tragitto, l'altro gli passerà intorno.
Il pedone è prioritario, il ciclista si adatta; il primo segua il suo cammino, l'altro programmerà il suo tragitto di conseguenza.
Il ciclista organizzato ha in testa o in tasca la lista delle cose da fare nella settimana. Durante gli spostamenti giornalieri ne approfitta per posare due minuti il suo veicolo davanti a quella o quall'altra vetrina per comprare il barattolo di marmellata o il dentifricio che è finito il giorno prima. Inutile aspettare il sabato pomeriggio per la soffocante spesa nel grosso supermercato. Oppure, sul filo dell'improvvisazione, si lascia tentare da una fetta di torta ai mirtilli in panetteria, o da una birra in un dehor, la bici a due passi.
Un ciclista può fare da sei ad otto commissioni in un'ora e quindi visitare altrettanti negozi, grazie alla sua mobilità. L'automobilista trasformato in pedone deve prima calcolare il tempo necessario al parcheggio dell'auto (a pagamento), poi deve scendere dalla velocità del suo mezzo meccanico a quella preistorica dell'andare a piedi. Se le sue quattro commissioni previste sono mal disposte nella zona in cui deve andare, dovrà calcolare due ore. Il ciclista, i piedi sospesi nell'aria, accorcia le distanze senza fatica e si ferma davanti al negozio. Come un Re.
Non andate in bici perché avete paura delle auto? Approfittate delle zone pedonali per familiarizzare con la vostra bici e fare delle compere. Non c'è piccolo negozio o atelier in una via stretta o dentro un cortile dove il ciclista non possa arrivare.
Il ciclista che divide i suoi acquisti in tutti i suoi spostamenti quotidiani ha meno da trasportare ogni volta. Guadagna tempo: lo servono in due, tre minuti e non è innervosito dal pellegrinaggio nelle grandi cattedrali del commercio.
Sì, il ciclista è il miglior amico del piccolo commerciante. Anche se in occasione della creazione di una pista ciclabile o di una zona pedonale i posti-parcheggio spariscono davanti alla sua vetrina, deve ringraziare questi clienti a due ruote che vengono dai quattro angoli della città sorridendo...
Inoltre per fare tali acquisti il ciclista non inquina, è silenzioso, non rovina la pavimentazione stradale, quindi fa risparmiare allo Stato. Dovrebbe essere incoraggiato perché sostiene il piccolo commercio e quindi...il lavoro.
Tradotto da un articolo di Mireille Metz su Vélocité (settembre '96), rivista della FUBicy (Federation Francaise des Usagers de la Biciclette) con sede a Strasburgo.