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ORGANIZZAZIONE
Roccaldo Tinelli
PROMOZIONE
Raffaele Sforza
ELABORAZIONE CARTINE
Roberto Troysi
TESTI
Roccaldo Tinelli Silvano Palamà
PROGETTO GRAFICO
Lucia Masciopinto
Ringrazio l’amico Marco Daurù e quelle Amministrazioni Pubbliche che, collaborando, hanno percepito la validità dell’iniziativa.
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PREFAZIONE
Ci sono dei posti capaci di suscitare sensazioni così forti da risultare indelebili nella nostra mente. Forse i paesaggi incantati, le brezze marine ed i profumi della terra, forse i volti della gente ed i ritmi delle nenie e dei canti, forse gli echi ancestrali delle mille vicende vissute, lontanissime nel tempo, ma per sempre presenti nell’aria, forse tante altre cose ancora creano intorno ad essi un’aurea quasi magica, un richiamo irresistibile per chi non li conosce ed uno struggente desiderio di tornarci per chi ci è già stato.
Il Salento è proprio uno di questi posti ammaliatori, un lembo proteso nel Mediterraneo che, a dispetto dell’isolamento economico odierno, è stato ed è, come dice una canzone di successo, l’ombelico del nostro mondo, il punto di approdo o di passaggio delle disperazioni e delle speranze di quanti cercano di imporre il proprio diritto alla vita, ma anche un’ambita terra di conquista per la ricchezza dei suoi frutti.
Mille vicende, mille popoli, mille drammi stratificatisi nel tempo e metabolizzati non solo dalla gente ma anche dal paesaggio fino al punto di assumere carattere di peculiarità, di divenire appunto il “Salento”.
In omaggio a tutto ciò, siamo tornati pertanto a riproporre una cicloescursione itinerante nel Salento accompagnandola, questa volta, con la realizzazione di un road-book che possa consentire, anche al di fuori della manifestazione, di ammirare gli aspetti più caratteristici di questa terra.
Questo road-book, di fatto, costituisce la prosecuzione del lavoro iniziato nel 1997 con la realizzazione della guida “Tra due mari, sui luoghi di Federico II e della Magna Grecia”, nella quale veniva illustrato un percorso ciclabile che partendo da Barletta si concludeva dopo aver attraversato quattro province, a Bari, passando per Andria, C. del Monte, Altamura, Matera, Montescaglioso, Metaponto, Taranto, Pulsano, Manduria, Oria, Ceglie Messapica, Ostuni, Fasano, Castellana G. e Turi.
Ora, innestandoci su questo percorso a T.re Boraco (Manduria), illustreremo quello che, a nostro avviso, è l’itinerario ciclabile più adatto per visitare ed ammirare il Salento in un arco di tempo che può oscillare, a seconda delle esigenze, dalle tre alle cinque giornate. Il percorso segue il periplo della penisola salentina partendo, appunto, da T.re Boraco, per concludersi a Brindisi. Questo percorso, che si sviluppa tutto lungo la viabilità costiera, è poi collegato da due itinerari trasversali.
Uno più a nord che, partendo da Casalabate sull’Adriatico, raggiunge lo Jonio a Porto Cesareo, passando per S. Maria di Cerrate, Lecce, Copertino e Leverano; l’altro più a sud parte da S. Caterina sullo Jonio, e, dopo aver attraversato Nardò, Galatone, Galatina e Soleto, raggiunge Sternatia dove si biforca ulteriormente per consentire una migliore conoscenza della Grecìa salentina e delle ricche testimonianze dolmeniche.
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NOTE GENERALI SUGLI ITINERARI
Questa guida è stata ideata e realizzata per fungere da supporto logistico a quanti utilizzano la bici come mezzo di locomozione per visitare ed ammirare una determinata regione.
Partendo, pertanto, da questa idea alla guida non si è dato il taglio tipico del manuale turistico ma quello più specifico di un promemoria di viaggio, un road-book con terminologia europea, con lo scopo precipuo di illustrare nella maniera più chiara ed inequivocabile il percorso ciclabile. Motivi logistici hanno consigliato di impostare il tour come circuito chiuso con partenza ed arrivo da Lecce, che costituisce la città più facilmente raggiungibile sia in auto che in treno. Quindi, il percorso si sviluppa in senso antiorario in modo da poter avere il mare, con le sue irresistibili attrattive, sempre sulla destra; e ciò per motivi di sicurezza, in quanto così facendo si eliminano o quanto meno si riducono al minimo gli attraversamenti della sede viaria.
Altimetricamente il percorso non presenta alcuna difficoltà come si può facilmente intuire ove si consideri che le Serre, le colline salentine, non superano i 200 m; in effetti le uniche difficoltà sono le brevi risalite dal mare, alquanto ripide dove la costa è alta. In considerazione di ciò sulla cartografia del road-book si sono evitate indicazioni sull’altimetria e sulle pendenze, che sarebbero risultate del tutto superflue; si è ritenuto più opportuno, invece, richiamare l’attenzione dei cicloescursionisti, con un simbolismo sintetico, sulle attrattive principali offerte dalle zone attraversate (vedi legenda).
Inoltre, a causa della grande ed inequivocabile semplicità di lettura offerta dal percorso illustrato, il road-book non presenta una legenda descrittiva dei “punti critici”; tanto, anche in considerazione della dettagliata “Descrizione del percorso” che è stata suddivisa, per ovvi motivi pratici e logistici in tratti. La “Descrizione del percorso”, di cui va fatta una attenta lettura prima di avventurarsi su ogni singolo tratto, contiene anche degli “Itinerari consigliati”. Riservati alle città od ai luoghi di maggiore interesse, gli “Itinerari consigliati” descrivono la viabilità da seguire per raggiungere in maniera rapida e spedita, a volte anche controsenso, i monumenti più importanti in modo da poter eseguire soste brevi, puntuali e compendiose.
Ovviamente per visite più approfondite è sempre opportuno acquisire il supporto di pro-loco, enti turistici e cooperative giovanili di cui questo road-book porta un indirizzario ampio e completo, per quanto è stato possibile. Naturalmente il percorso non tocca tutte le località del Salento; pertanto, laddove opportuno, abbiamo inserito nella descrizione del percorso dei richiami in grassetto individuati come “Escursione facoltativa” su cui sinteticamente sono indicati i percorsi da seguire ed i motivi di interesse dell’escursione. A completamento del road-book, inoltre, abbiamo ritenuto opportuno inserire una breve nota relativa alla Grecìa salentina, per favorire la comprensione dell’importanza socio-economica che questa area ellenofonica ha avuto nel Salento. Per quanto attiene il Barocco Leccese ci si è limitati, invece, solo alla descrizione di un breve itinerario ideale, rinviando all’ampia letteratura scientifica e divulgativa esistente per gli eventuali approfondimenti. Infine, notizie ed informazioni sulle ricche testimonianze di epoca neolitica e messapica sono state inserite direttamente nella descrizione del percorso.
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DESCRIZIONE DEL PERCORSO
1° TRATTO: da LECCE a PORTO CESAREO
2° TRATTO: da PORTO CESAREO a S. MARIA DI LEUCA
3° TRATTO: da S. MARIA DI LEUCA ad OTRANTO
4° TRATTO: da OTRANTO a CASALABATE
5° TRATTO: da S. CATERINA a SOLETO
6° TRATTO: da S.ANDREA ad OTRANTO – La Grecìa Salentina
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APPROFONDIMENTI
Imesta griki (siamo griki) - Note storiche su formazione ed evoluzione della Grecìa Salentina
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In allegato il testo e le mappe relative (da stampare in formato A4)
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