ORARI
· Raduno ore 8.15, P.co 2 Giugno, Bari
· Partenza da Bari ore 8.30 con arrivo a Trani per le 11.30.
· Rientro da Trani in bicicletta o treno
ISCRIZIONI
Si effettuano direttamente al punto di raccolta. Il costo dell’escursione comprensivo di assicurazione è di € 3.00 per i soci e i non soci alla prima escursione. Capogita: Roccaldo Tinelli (338.3118834)
NOTE TECNICHE
· Lunghezza del percorso in bicicletta: 95 Km Difficoltà: media
· E’ obbligatorio partecipare con biciclette in buona condizione, dotate di cambio e freni efficienti. Controllate la vostra bici in anticipo, munitevi di almeno una camera d’aria di riserva e del necessario per le riparazioni d’urgenza.
· Colazione rigorosamente a sacco. Ognuno per sé e tutti per il capogita.
· E’ consigliabile munirsi di mantellina per la pioggia e di un cambio di riserva.
· Ricordate che il buon senso consiglia l’uso del casco e che il viaggiare in bici non ci esime dal rispetto del Codice della Strada. Inoltre va rispettato il regolamento di gita.
· L’associazione non si assume alcuna responsabilità per incidenti e danni a persone o cose che dovessero verificarsi nel corso della giornata. L’iscrizione costituisce autodenuncia di buone condizioni fisiche e mentali.
· L’itinerario è a cura dell’associazione Fiab Bari RUOTALIBERA Aps, con la collaborazione dell’Ufficio Trasporto Locale di Bari di Trenitalia.
ITINERARIO
Approfittiamo delle giornate dei Musei Aperti per raggiungere Trani e visitare il Castello edificato nel 1233, sotto il regno di Federico II di Svevia; è uno dei più importanti e meglio leggibili tra i castelli federiciani. Nel castello furono vissuti alcuni dei momenti salienti della vita di Manfredi, che nel 1259 sposò, con celebrazioni di grande sfarzo e solennità, Elena Comneno nello stesso castello poi imprigionata dopo la sconfitta di Benevento con i suoi figli. L’amenità del luogo continuò a farne sede anche dei matrimoni dei d’Angiò ma anche della fine degli Svevi con la prigionia della coraggiosa contessa di Caserta Siffridina, che aveva sostenuto Corradino di Svevia. Tragica fine a cui probabilmente si lega la leggenda del fantasma di Armida che, lasciata morire nelle segrete, vagherebbe per il castello mostrandosi vestita di un abito grigio scuro e le fattezze del volto sarebbero riconoscibili dai lineamenti di una donna ancora giovane, dalla lunga chioma corvina e dagli occhi di un azzurro profondo.
Terminata la visita, ritorneremo a Bari in bici seguendo la litoranea. Il percorso si presenta privo di difficoltà altimetriche. Chi lo volesse potrà anche rientrare in treno.
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