Apprendiamo con vivo interesse che finalmente sono partiti i lavori per realizzare una pista ciclabile lungo la litoranea tra i comuni di Mola, Polignano e Monopoli. Anche noi speriamo che l'intervento, finanziato con la Misura 5.2 del POR Puglia 2000-2006 gestita dall'Assessorato regionale all'Ambiente, sia portato a compimento senza intralci o interruzioni entro la fine dell'anno come annunciato. I nostri complimenti vivissimi alle tre Amministrazioni comunali guidate dal Sindaco di Mola per l'iniziativa assunta.
Se ci è permesso, porgiamo complimenti doppi al Sindaco di Monopoli perchè è tra i pochi sindaci pugliesi, se non l'unico, ad usare la bicicletta ogni giorno per andare a lavorare in Municipio. Un bell'esempio anche per altri primi cittadini.
A chi come Ruotalibera Bari da quasi vent'anni si adopera a tutto tondo
per promuovere la cultura della bicicletta come mezzo di trasporto vero e
proprio, una notizia del genere non può che fare immenso piacere. Tuttavia ci permettiamo di avanzare qualche dubbio e di formulare qualche proposta.
Innanzitutto, se la distanza tra Mola e Monopoli è di circa 25 Km e la
pista ciclabile è di soli 13 Km, vuol dire che la pista ciclabile non collega completamente l'intero territorio, ma ci sono delle interruzioni per metà della sua lunghezza. Evidentemente rimarranno esclusi i tratti non di proprietà comunale, come le complanari di proprietà ANAS, già oggi normalmente frequentate da tanti ciclisti, sia estivi che della domenica.
Domanda: non sarebbe stato possibile convocare una conferenza di servizi e chiedere che sulla complanare lato mare venisse realizzato qualche intervento di moderazione del traffico e di messa in sicurezza per i ciclisti, oltre all'apposizione della segnalatica, proprio per dare quel senso di continuità e di unicità all'intervento? Sicuramente l'Anas avrebbe potuto trovare, tra le economie di finanziamenti per opere stradali, le modeste risorse necessarie per rendere ciclabili quelle vie di servizio che, tolti i mesi di luglio e agosto, per il resto dell'anno sono senza traffico e ideali per andare in bicicletta.
Se nessuno ci ha pensato prima, si può fare ora. O no?
Inoltre, forse i sindaci non lo sanno, quel collegamento ciclabile è stato inserito nel progetto CYRONMED voluto dall'Assessorato regionale ai Trasporti e al quale anche Ruotalibera Bari è stata chiamata a collaborare per la sua comprovata esperienza nel settore e conoscenza del territorio dal punto di vista della ciclabilità. La litoranea a sud di Bari, quindi, è parte integrante della Ciclovia Adriatica, itinerario n. 6 della rete ciclabile nazionale Bicitalia, che va dal Delta del Po a Santa Maria di Leuca. Perchè lungo quelle piste ciclabili, una volta completate, non apporre l'apposita segnaletica delle ciclovie compatibile con il Codice della Strada che risulta dallo studio di fattibilità del progetto CYRONMED, previo accordi con l'Assessorato regionale competente? In tale maniera si darebbe visibilità, con risvolti nazionali e internazionali, a tali primi tratti di percorsi di quella Rete ciclabile del Mediterraneo che la Regione Puglia si propone di attivare. Tale iniziativa sarebbe successiva ad un'altra già attivata, per esempio, alcune decine di chilometri più a sud, lungo la Ciclovia Traiana anch'essa inserita nel progetto CYRONMED e segnalato come itinerario n. 6 di Bicitalia, in corrispondenza del Parco delle dune costiere in territorio di Ostuni, che verrà aperto al pubblico a breve.
Il presidente
Ing. Roccaldo Tinelli