NO AD ALTRO CEMENTO SULLA “BANCHINA” A BARI VECCHIA!
Sì al PARCO DEL CASTELLO!
MANIFESTAZIONE A BARI VECCHIA
SABATO 14 GIUGNO ORE 19,00
PIAZZA ODEGITRIA – CATTEDRALE
A Bari Vecchia, nell’area demaniale portuale che prospetta su largo Ruggero il Normanno, a pochi metri dal Castello, da Santa Chiara e da San Francesco, nel luogo dell’antico porto bizantino - normanno detto “la banchina”, sono in corso lavori per realizzare l’“ampliamento della sede degli uffici OO.MM. del Provveditorato interregionale alle OO.PP. di Puglia e Basilicata”. Già alberi d’alto fusto del giardino sono stati abbattuti e si sta realizzando il primo piano fuori terra. In clamoroso contrasto con qualsiasi criterio di salvaguardia e tutela, l’edificio di tre piani più seminterrato, alto almeno 12 metri, si inserirà con pieno stridore nel paesaggio storico contermine, comprometterà permanentemente l’inestimabile valore architettonico del Castello e della cortina edilizia di Bari Vecchia, oscurerà definitivamente la vista sul mare e introdurrà un insopportabile sovraccarico di uffici in un’area già intasata. In oltre le opere previste, se non bloccate, sfigureranno ancor più un luogo importante della Città antica, dove da alcuni anni è cresciuto un flusso turistico che alimenta la visibilità internazionale di Bari.
Bisogna prendere esempio dalla città di Otranto che ha attuato fra le prime in Italia il federalismo demaniale (art. 56 bis del “decreto del fare”), concordando con gli Enti non solo lo spostamento in un’area adeguata del progetto per la realizzazione della nuova caserma della Guardia di Finanza che avrebbe altrimenti sconciato il Castello otrantino, ma riuscendo anche ad acquisire il Castello stesso ed il faro della Palascìa al patrimonio comunale!
Il Piano Particolareggiato di Bari Vecchia approvato nel 2001, indica per l’area una seducente strategia: “...L’insieme delle aree verdi attorno al Castello può essere pensato, in prospettiva, come un vero e proprio “sistema” di verde attrezzato... Per realizzare tale sistema, ricucendo aree oggi separate da arterie viarie... è necessario però pensare allo spostamento d’un tratto del lungomare De Tullio utilizzando i suoli demaniali del Porto..."
Se tale spostamento fosse possibile si potrebbe pensare ad una vasta area verde e pedonale costituita dai giardini attualmente di pertinenza del Demanio marittimo, dallo slargo di piazza Ruggero il Normanno, dai giardini Isabella D’Aragona e dai fossati del Castello...”.
Sarebbe dunque possibile realizzare in pieno centro, nella parte più antica e pregiata della città, un grande parco pubblico di verde attrezzato di circa sei ettari, con i parcheggi interrati e con il Castello protagonista, che dal lungomare della Muraglia si sviluppi seguendo il margine di Bari Vecchia e del Porto sino a piazza Massari: IL PARCO DEL CASTELLO!
E’ un’idea magnifica, certamente vista con favore dalla stragrande maggioranza dei cittadini baresi. Contro questa idea, che attuerebbe finalmente una politica di rigenerazione urbana, sta l’attuale inaccettabile equilibrio di forze, che vede il Comune di Bari inattivo ed inerme rispetto alle iniziative del Demanio statale e dell’Autorità portuale che decidono le loro strategie in sprezzante autonomia rispetto alla pianificazione cittadina. E’ necessario immediatamente cambiare strada, bloccando i lavori in corso e aprendo un tavolo di confronto fra Enti Pubblici per coordinare il governo e l’uso del territorio, evitando spreco di risorse e di suolo, programmando il riuso di edifici pubblici, quali la vicinissima ex sede del Tribunale Militare o degradati e abbandonati, numerosi nell’area portuale, come ad esempio l’ex Acquario o un enorme capannone sul molo Pizzoli. Bisogna avviare, attuando le vigenti indicazioni del Piano di Bari Vecchia, la realizzazione del Parco del Castello, mettendolo fra le azioni qualificanti del nuovo PUG in redazione!